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Olea europea

Oleaceae

Pianta mediterranea dal tronco irregolare e contorto ha foglie persistenti verde argentate e fiori bianchi poco appariscenti. Il frutto è una drupa ovale, nera a maturità e dalla polpa oleosa.

Olea europea
Botanics in the Heller Garden - 50 Drawings by Carlson Skoluda

Fam: Oleaceae

Spe.: Olea europea L.

Nome volgare: olivo o ulivo

Etimologia: i Greci diedero il nome speciale di λαία che i Latini fecero olea.


Descrizione: l’olivo è una pianta caratteristica delle regioni mediterranee e viene coltivato in Italia per la produzione dell’olio. Ha un tronco irregolare, spesso contorto e cariato negli esemplari più vecchi. Ha rami assurgenti e rametti angolosi, a volte spinosi nelle forme selvatiche. La corteccia è grigia e spesso ricoperta di licheni.

I fiori bianchi e poco appariscenti sono disposti in grappoli all’ascella delle foglie; sbocciano da aprile a giugno e sono chiamati mignole. Una caratteristica dell'olivo è l'alternanza annua della produzione di fiori e quindi di frutti, che i contadini, i produttori e i proprietari conoscono bene e che consiste in un'annata di alta produzione di olive, seguita da un'altra di scarsa produttività.

Le foglie sono persistenti, opposte, coriacee, con margine intero, spesso revoluto. Sono di colore verde argentato e prive di peluria superiormente, più chiare e coperte da uno strato tomentoso inferiormente.

Il frutto è una drupa oleosa, ovale, verde prima e poi nera a maturità. È formato da una parte "carnosa" (polpa) che contiene dell'olio e dal nocciolo legnoso e rugoso.


Habitat: si presume sia originario dell'Asia Minore e della Siria

Proprietà ed utilizzi: sin dai tempi antichi, la coltura dell’olivo ha rappresentato un perno dell’economia dei popoli mediterranei. Attualmente l’Italia è tra i maggiori produttori di olive nel mondo. Esse sono principalmente usate per l’estrazione dell’olio, considerato il migliore per le sue caratteristiche alimentari e medicinali.

Il legno, durissimo viene utilizzato per lavori di ebanistica, tornio e intarsio.


Note e Curiosità: L'olivo è una pianta che ha poca esigenza di acqua, ma carenze idriche prolungate possono provocare gravi danni alle piante come cascola delle drupe e bassa produzione. Le forti gelate possono provocare la morte di tutto l'apparato aereo con sopravvivenza della sola ceppaia. Anche il forte vento, specie se associato a basse temperature, l'eccessiva piovosità e l'elevata umidità dell'aria potrebbero portare seri danni alla pianta.

L'aspetto più interessante della capacità d'adattamento dell'olivo è la sua resistenza alla siccità anche quando si protrae per molti mesi. In caso di siccità i germogli della pianta cessano di crescere, si riduce la superficie traspirante con la caduta di una parte delle foglie e l'acqua delle olive in accrescimento viene riassorbita.

L'olivo svolge preziose funzioni ambientali mitigando i cambiamenti climatici. I noccioli delle olive sono un ottimo combustibile, economico e soprattutto ecologico, dato che la quantità di CO2 emessa durante la combustione è la stessa rilasciata durante la decomposizione naturale. I noccioli rappresentano quindi un'importante risorsa energetica per i Paesi produttrici ed esportatori di olio di oliva. A Madrid lo sfruttamento di questa fonte energetica è già iniziato e fornisce tuttora calore ed acqua calda a diverse abitazioni.

Presso i Greci, l’olivo era considerata una pianta sacra alla dea Atena, perché nell'intento di benedire gli uomini, ella piantò la sua lancia nel suolo e ivi crebbe il primo ramoscello d'ulivo. L’ulivo era considerato un albero sacro, a tal punto che chiunque veniva sorpreso a danneggiarlo veniva punito con l'esilio. A quel tempo la pianta non era ancora l'olivo coltivato ma il suo progenitore selvatico, l'oleastro.

Nella religione cristiana il ramo d’olivo è simbolo di pace e fratellanza.

La maggiore concentrazione olivicola in Lombardia si trova nella zona dei laghi. Qui sul Garda è molto presente e rinomata per l’alta qualità del prodotto. Si possono infatti osservare, tra la miriade di oliveti presenti, numerose piante secolari vanto della zona benacense.

Nel giardino Heller la pianta è usata a scopo ornamentale e se ne può ammirare un esemplare scultoreo nei pressi del giardino roccioso che ricorda un candelabro, circondato dalle fronde ispide dei pini mugo e dei ginepri e dal sottobosco nemorale delle begonie e della profumatissima Salvia microphylla.

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