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Cyperus papyrus

Cyperaceae

Pianta erbacea palustre dai sottili fusti triangolari portanti all’estremità un ciuffo di foglie sottili verde brillante disposte a raggiera, al termine delle quali si forma una corona di piccoli fiori di colore paglierino.

Cyperus papyrus
Botanics in the Heller Garden - 50 Drawings by Carlson Skoluda

Fam : Cyperaceae

Spe.: Cyperus papyrus L.

Nome volgare: papiro egiziano

Etimologia: il nome deriva da una parola egizia che significava “il regale”; anche se il nome più antico di questa pianta è byblos, derivante da quello dell'antica città fenicia di Byblos, sul delta del Nilo, che ne faceva commercio.


Descrizione: Cyperus papyrus è una pianta erbacea palustre tropicale elegante e molto decorativa. Vive in acque stagnanti, lungo il bordo dei fiumi o in aree soggette a esondazioni periodiche. La forma triangolare degli steli conferisce robustezza e stabilità alla pianta, permettendole di sostenere la parte superiore piuttosto voluminosa dove si formano i rami sottili e le foglie. La struttura cava degli steli li rende leggeri e permette alla pianta di trasportare ossigeno dalle foglie alle radici; un utile adattamento per la sopravvivenza in ambienti acquatici.

All'estremità dei fusti la pianta forma un denso ciuffo di foglie sottili di color verde brillante disposte a raggiera, al termine delle quali si formano in estate una corona di piccoli fiori di colore paglierino.

Le radici del papiro si sviluppano nella parte inferiore dello stelo e sono spesso immerse completamente in acqua. Costruiscono un intreccio che può aiutare a stabilizzare il terreno attorno alla pianta e filtrare l'acqua, migliorando la qualità dell’ambiente circostante.


Habitat: l’Africa tropicale e subtropicale, Madagascar e Giordania

In Italia vive allo stato spontaneo solamente in Sicilia (provincia di Siracusa), anche se è stata ampiamente diffusa in tutti i giardini mediterranei. Si moltiplica per divisione dei cespi a primavera avanzata.


Proprietà ed utilizzi: oggi C. papyrus viene coltivato soprattutto a scopo ornamentale, ma nell'Antico Egitto aveva molteplici usi: veniva utilizzato dagli antichi egizi per produrre carta di papiro. Il midollo bianco e tenero dei gambi era usato come alimento commestibile. Con i suoi fiori venivano realizzate ghirlande, dal rizoma si otteneva combustibile e le parti più robuste (radici e fusto) per produrre pentole, utensili, calzature e addirittura imbarcazioni.


Note e Curiosità: nel Basso Egitto il papiro era simbolo di fertilità, fecondità e rigenerazione; la pianta veniva offerta come dono agli dèi durante le processioni religiose e funerarie. Esso simboleggiava perciò la rinascita del futuro.

È una specie amante della luce, che cresce lungo le rive dei corsi d'acqua a corrente lenta, con le radici sommerse. La forma triangolare del fusto è un adattamento interessante che aiuta la pianta a resistere meglio ai forti venti e alle correnti d'acqua, riducendo il rischio di danneggiamento degli steli.

La sua presenza nel giardino Heller cattura immediatamente l’attenzione dello spettatore. Qui riesce a sopravvivere grazie al clima mite tipico della zona gardesana. I lunghi steli di C. papyrus si ergono verso l’alto, creando una presenza imponente e maestosa nei laghetti disseminati qua e là del parco. Insieme al falso papiro, Cyperus alternifolius più rustico e di più facile coltivazione al nord, movimentano gli specchi d’acqua e conferiscono un tocco di eleganza e raffinatezza al paesaggio. Possiamo immediatamente distinguere le due varietà di Papiro dalle foglie. .C.papyrus crea una corona composta da numerose foglie sottili leggermente ricurve; C. alternifolius si distingue invece per le ombrelle più lunghe e arcuate. Anche gli steli sono generalmente più corti e più sottili rispetto al papiro vero.

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