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Cinnamomum camphora

Lauraceae

Grande albero sempreverde molto longevo. La corteccia è molto ruvida e fessurata. Le foglie sono lucide e coriacee di un verde intenso. Tutte le parti della pianta contengono l’olio di canfora.

Cinnamomum camphora
Botanics in the Heller Garden - 50 Drawings by Carlson Skoluda

Fam : Lauraceae

Spe.: Cinnamomum camphora (L.) J. Presl

Nome volgare: albero della canfora

English: Camphor tree

Etimologia: camphora viene dal latino medioevale camphora, a sua volta derivato dall’arabo al-kafúr e in sanscrito karpúra: canfora.


Descrizione: Grande albero sempreverde che può vivere per più di mille anni. Il fusto può raggiungere i 40/50 m di altezza. La corteccia chiara è molto ruvida, fessurata verticalmente. Le giovani foglie, lanceolate, sono molto decorative perché sono di colore rosso aranciato, poi diventano di un bel verde intenso, coriacee, spesse, persistenti ed hanno un aspetto lucido e ceroso e odore di canfora quando vengono schiacciate. I suoi fiori a pannocchia color crema sono quasi invisibili in primavera e i suoi frutti, prodotti a grappoli, sono delle bacche (drupa) nere di circa 1 cm di diametro.


Habitat: L’albero della canfora è una pianta originaria della Cina, del Giappone meridionale, della Corea e del Vietnam ed è stato successivamente introdotto in molti altri Paesi dove, in particolar modo in Australia e negli Stati Uniti è divenuta una specie invasiva. In Italia è presente nell’area mediterranea solo se coltivato.


Proprietà ed utilizzi: C. camphora è un albero da tempo coltivato per la canfora e per la produzione di legname. Il legno ha una qualità repellente per gli insetti.

La canfora è stata usata per molti secoli come spezia culinaria e come componente dell’incenso.

L'olio essenziale è utilizzato come antitarme, ma anche come fluidificante delle secrezioni bronchiali e possibile antireumatico.


Note e Curiosità: Bellissimo, grandioso albero sempreverde, dalla chioma espansa, tondeggiante e folta.

Tutte le parti della pianta contengono l’olio di canfora, che un tempo veniva estratto per essere utilizzato in erboristeria e anche come rimedio per allontanare gli insetti; si presenta come una sostanza cerosa, generalmente bianca o trasparente e dal caratteristico odore.

L’assunzione eccessiva, per l’uomo, può risultare tossica.

In alcune zone del mondo è bandita la messa a dimora della Canfora, questo poiché i suoi semi sono particolarmente fertili e si corre il rischio che la pianta diventi infestante.

Questa pianta è definita rustica, infatti può sopportare il freddo e anche lunghi periodi di siccità. In regioni soggette a freddo intenso e prolungato è bene, però, scegliere posizioni protette e riparate.

Le canfore presenti nel giardino Heller sono state portate da Hruska agli inizi del Novecento quando a Gardone Riviera giungevano da ogni dove persone affette da malattie polmonari per farsi curare. Dato che C. camphora con i suoi effetti balsamici aiuta l’aria ad essere favorevole alla cura di tali malattie bronchiali, sicuramente lo sviluppo di tali piante ha contribuito positivamente alla salubrità dell’area.

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